I rischi dell’intelligenza artificiale, inutile negarlo, esistono e si palesano con forza nel momento in cui non viene adottato un modello etico e di responsabilità nell’uso di una nuova tecnologia estremamente potente.
L’IA è sempre più presente negli strumenti e nelle strategie di analisi dei dati in aziende ed organizzazioni, perché migliora sensibilmente le performance e le potenzialità degli analytics. Ma è necessario anche fare i conti con le implicazioni che questa tecnologia comporta. È qui che entrano in gioco i concetti di ethics AI (etica dell’IA) e generative AI ethics (etica dell’IA generativa).
AI Ethics: il pericolo di discriminazioni e pregiudizi
Dal punto di vista della AI Ethics, una delle principali preoccupazioni è che i sistemi di intelligenza artificiale prendano decisioni in modo impreciso o ingiusto.
L’analisi dei dati aziendali condotta da IA generativa potrebbe riproporre ed amplificare pregiudizi o discriminazioni, che in realtà sono già presenti nei dati stessi. Infatti, i modelli di Intelligenza Artificiale apprendono dai dati che gli vengono forniti. Se tali dati sono parziali o contengono bias potrebbe amplificare tali pregiudizi, portando a decisioni aziendali che non rispettano i principi di equità e giustizia. Questo rischio è ancora più marcato nell’ambito dell’assunzione di nuove risorse, del marketing, o del credito.
Per fare un esempio pratico, se un’azienda allena gli algoritmi di recruiting su dati storici dove predominano i candidati di sesso maschile e di nazionalità italiana, allora l’IA potrebbe tendere ad escludere i candidati che non rientrano in questa categoria, a danno di minoranze e gruppi meno rappresentati.
Questo tipo di discriminazione solleva preoccupazioni sia legali che morali, poiché le decisioni aziendali possono avere un impatto significativo sulle opportunità professionali e sulla vita delle persone.
Sicurezza dei dati: i rischi dell’intelligenza artificiale
Un altro rischio che viene spesso chiamato in causa quando si parla di intelligenza artificiale e analisi dei dati riguarda la sicurezza. L’intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa, richiede l’accesso e la gestione di enormi volumi di dati aziendali, spesso inclusivi di informazioni sensibili, dati personali, dati di business.
Queste informazioni devono essere adeguatamente protette per non esporre l’azienda a cyber attacchi, violazioni della privacy e furto di informazioni.
Le aziende hanno l’obbligo di proteggere la privacy dei clienti e dei dipendenti e di garantire che tutti i dati vengano trattati in modo sicuro e adeguato, secondo quanto prescritto dalle normative sulle privacy italiane e europee, come il GDPR.
Anche nell’utilizzo di IA, le organizzazioni sono tenute a una gestione responsabile dei dati, delle autorizzazioni di accesso, delle misure di protezione.
Decisioni automatizzate basate sui dati personali, un cruccio per l’AI Ethics
Un altro rischio significativo riguarda le decisioni automatizzate basate sui dati personali dei clienti. Molte aziende oggi utilizzano sistemi di Intelligenza Artificiale proprio per prendere decisioni automatizzate e senza un intervento umano diretto. Questa strategia può essere adottata in vari settori, come il credito, l’assicurazione o il marketing e permette di abbattere i tempi dedicati a task ripetitivi e lavorare in modo più efficiente.
Ad esempio, un algoritmo evoluto o un assistente virtuale IA sarebbe ben in grado di decidere se un cliente è idoneo ad ottenere un prestito, oppure a ricevere una determinata offerta commerciale. Potrebbe prendere questa decisione basandosi su dati personali sensibili, come il comportamento di acquisto, la storia creditizia o le informazioni demografiche, spesso presenti in database e CRM aziendali.
Tuttavia, questo tipo di automazione entra in conflitto con l’art. 22 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che vieta esplicitamente alle aziende di prendere le decisioni automatizzate che producono effetti legali significativi o che incidono in modo significativo sui diritti e le libertà delle persone. Questo divieto ha lo scopo di proteggere i consumatori da decisioni che potrebbero essere discriminatorie, ingiuste o non trasparenti, come nel caso di pregiudizi algoritmici che potrebbero penalizzare determinati gruppi di persone. Ecco perché è uno dei punti di maggior rilievo quando si parla di AI Ethics o Generative AI Ethics.
Il rischio è di violare il diritto alla trasparenza e al controllo che ogni cittadino europeo ha sui propri dati. Inoltre, i dati utilizzati per l’analisi potrebbero essere incompleti o errati, portando a decisioni automatizzate ingiuste, senza dare al cliente alcuno strumento per far valere i propri diritti.
Per rispettare pienamente il GDPR, quindi, le aziende devono implementare meccanismi che garantiscano che le decisioni siano sempre soggette a supervisione umana e che i clienti siano informati adeguatamente sulle modalità di trattamento dei loro dati. Uno dei modi in cui è possibile proteggere i clienti dalle decisioni automatizzate dell’IA è impostare guardrail di sicurezza e regole predefinite per gli assistenti virtuali, individuando con precisione il momento in cui il task deve tornare nelle mani dell’operatore umano.
Il controllo umano è ancora al centro delle decisioni aziendali
Questi rischi etici legati all’intelligenza artificiale ci mostra che nonostante i progressi straordinari fatti da questa tecnologia, il controllo umano resta irrinunciabile nell’analisi dei dati aziendali.
L’intelligenza artificiale è uno strumento estremamente potente che può aiutare i team a processare informazioni e individuare pattern complessi con più efficacia e rapidità, ma la responsabilità di contestualizzare, interpretare i risultati e prendere decisioni etiche resta salda nelle mani delle persone.
Guardrail di sicurezza e partner esperti nell’implementazioni di soluzioni con AI
La soluzione sta nel monitoraggio dei modelli di AI generativa e nell’implementazione di strumenti sicuri.
Per questo quando si adotta una piattaforma di analytics potenziata dall’intelligenza artificiale generativa è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti e consulenti esperti come Ecoh Media, in grado di impostare le giuste regole ed i limiti di azione ad algoritmi, assistenti virtuali e strumenti di AI generativa.
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