Il responsabile IT è una figura chiave per le aziende che vogliono sfruttare sempre di più il potenziale dei dati all’interno di una strategia di business intelligence (BI). Il numero di organizzazioni pubbliche e private che decide di analizzare i dati per migliorare il processo decisionale è sempre più alto e il trend non si invertirà nel prossimo futuro. Anzi: con una quantità e una qualità di informazioni sempre più grande, la BI sarà un processo cruciale per le imprese.

L’IT manager può diventare il perno della trasformazione dell’azienda che ambisce a diventare data-driven. In questo contesto ha un ruolo sfaccettato, complesso, ma estremamente importante. Ne parliamo nel corso dell’articolo, ma prima facciamo un breve recap.

Che cos’è la business intelligence?

La Business Intelligence consiste nell’analisi dei dati aziendali al fine di prendere decisioni strategiche basate su insights concreti e non su supposizioni e intuizioni. Negli ultimi anni, la Modern BI si è convertita quasi del tutto alla Self Service Analytics: l’analisi dei dati alla portata di tutti gli utenti business, non solo data scientists, statistici e ingegneri.

Attraverso piattaforme ad hoc, come per esempio Tableau Software, tutti coloro che svolgono un ruolo decisionale in azienda possono analizzare e interpretare i dati, anche senza conoscere i linguaggi di programmazione.

I responsabili del settore IT delle aziende possono avere un impatto incredibile per la BI, contribuendo a sviluppare la data culture tra i colleghi, ma anche stabilendo workflow virtuosi per la gestione dei dati e scegliendo le piattaforme BI migliori (non solo in termini di performance, ma anche di ritorno dell’investimento economico).

Cosa fa il Responsabile IT in ambito BI?

Se l’IT Manager accetta la sfida posta dalla trasformazione data driven, può cambiare la partita per la propria azienda. Infatti se la Business Intelligence è gestita in modo smart, con le infrastrutture informatiche e gli strumenti di BI adatti, può migliorare le prestazioni di ogni comparto aziendale.

Un responsabile IT capace di fronteggiare questo compito – in autonomia, in team, o in collaborazione con dei consulenti esperti in Business Intelligence – è una risorsa preziosa nel mercato del lavoro odierno.

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Quando il manager IT può portare valore all’azienda

I campi di azioni del manager IT nell’adozione / miglioramento della BI da parte dell’azienda sono tanti e vasti. Di seguito abbiamo riassunto un elenco dei 5 principali punti operativi in cui il responsabile del settore IT aziendale può dimostrare tutto il suo valore aggiunto.

  1. Gestione del budget. Gli investimenti in piattaforme BI, server, database, data warehouse e altre infrastrutture necessarie per conservare, gestire e analizzare i dati spesso scoraggiano le imprese. La gestione del budget non è un compito che spetta direttamente al responsabile IT, ma sicuramente la sua voce ha un peso nella scelta degli strumenti da utilizzare. Infatti adottare piattaforme flessibili e adattabili e creare ambienti informatici integrabili permette di fare un investimento durevole nel tempo e di mettersi al riparo da ulteriori costi futuri, anche quando si decide di cambiare i software e gli hardware in uso;
  2. Data management. L’unico modo per far funzionare la Business Intelligence è fornire agli utenti dati affidabili e sicuri. Il ciclo vita dei dati deve essere gestito garantendo l’integrità delle informazioni. I processi di analisi e decisione sono più veloci e efficaci se si costruisce un workflow fluido e che non rallenta il lavoro dell’azienda. Nell’ambito dei processi di BI, l‘IT manager è chiamato proprio a questo compito che è cruciale per il successo di tutta la strategia;
  3. Scelta delle piattaforme di BI. Indiscutibilmente, il ruolo del responsabile IT è anche quello di selezionare e scegliere le piattaforme di BI più idonee alle esigenze dell’azienda. Il mercato delle BI platform è molto attivo, con soluzioni estremamente efficaci. La Business Intelligence moderna, come abbiamo accennato, è fortemente orientata alla Self Service Analytics, alla Data Visualization e alla collaboratività tra i membri del team;
  4. Migrazione al cloud computing. Come in molti altri aspetti dell’informatica anche il mondo della Data Analytics si sta spostando dai server fisici verso il Cloud Computing. Oggi, gli strumenti di business intelligence in cloud rappresentano un’alternativa agile, meno dispendiosa e sicura, rispetto a quelli su server fisici. Il Cloud Computing mette il responsabile IT di fronte ad una sfida di gestione piuttosto sfaccettata: impostare le misure di sicurezza adeguate, gestire i workflow in Cloud, selezionare gli strumenti giusti per raggiungere gli obiettivi della BI strategy aziendale;
  5. Promuovere la cultura dei dati. La BI moderna richiede la collaborazione di tutte le risorse, anche e soprattutto in virtù dell’approccio di Self Service Analytics. Le esperienze mostrano che le aziende con una data culture più avanzata ottengono importanti vantaggi rispetto ai loro competitor, con processi decisionali più snelli ed efficaci ed un miglior clima lavorativo. Chi meglio di chi è in capo al settore IT può promuovere la cultura dei dati tra i colleghi? Gli obiettivi sono due: diffondere le migliori pratiche e condividere i vantaggi di un approccio data driven.

Un compito difficile? Quando ricorrere a una consulenza BI

Alla luce di tutto questo, va detto che i manager IT sono messi alla prova da un compito delicatissimo. L’analisi dei dati e la Business Intelligence sono campi vasti, dove alle competenze strettamente IT si incrociano quelle legate alla Data Science, alla statistica, al management.

Di fronte a questa complessità, l‘IT manager può gestire la sfida fungendo da punto di raccordo tra la propria azienda e un partner di consulenza BI. Trattandosi infatti di un settore estremamente specializzato e complesso, spesso le aziende si rivolgono a professionisti della Business Intelligence per risolvere i problemi che ostacolano la crescita del business.

I problemi più frequenti

Gli ostacoli più frequenti per le aziende che si trovano ad affrontare la sfida della BI sono grossomodo i seguenti:

  1. La scelta di soluzioni e architetture in linea con lo stato di partenza dell’azienda e gli obiettivi che vuole raggiungere;
  2. La preparazione dei dati e tutti i processi legati alla Data Engineering;
  3. I gap di competenze del personale;
  4. La necessità di software e app con soluzioni di BI e Analytics integrate.

La consulenza BI di Ecoh Media

Ecoh Media, partner Tableau da oltre 10 anni, ha un team di consulenti esperti che affiancano gli IT manager delle aziende clienti nella realizzazione dei loro progetti di Modern BI e Data Analytics.

Il nostro approccio è quello di affiancare i clienti come partner e interlocutori unici per l’IT. Partiamo sempre dalle esigenze del cliente per arrivare alla soluzione e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Lo facciamo attraverso una competenza forte nella consulenza tecnologica, nella embedded analytics e nella formazione su misura del personale.

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