1.Business Intelligence: cos’è
La Business Intelligence include tutte le azioni e i prodotti tecnologici che un’azienda o un’organizzazione utilizzano per analizzare i dati, al fine di prendere decisioni migliori per la crescita del business.
La storia della BI
Il termine Business Intelligence viene da lontano. Fu coniato nel 1865 circa da Richard Miller Devens nella sua opera “Cyclopædia of Commercial and Business Anecdotes”. Devens usò la locuzione per descrivere il modo in cui il banchiere Sir Henry Furnese traeva profitto analizzando le informazioni e i dati in suo possesso. Era una BI fatta ancora di carta e penna, calcoli matematici e ingegno.
Solo alla fine dell’Ottocento si arrivò ad un sistema di business intelligence scientificamente testato da Frederick Taylor, che divenne poi consulente di Henry Ford. L’analisi dei dati fu così applicata per la prima volta alla linea di produzione di un’azienda moderna, rivoluzionando la storia del business.
In 150 anni l’intelligenza delle aziende è cambiata profondamente. Il primo a comprendere l’utilità della tecnologia per raccogliere dati e prendere decisioni è stato un ricercatore tedesco, il dott. H. P. Luhn, nel 1958. Luhn collaborava con IBM e dai suoi studi sono derivate alcune delle metodologie utilizzate nelle prime piattaforme di analisi dell’azienda.
Oggi, l’accelerazione digitale e l’immensa quantità di dati che le aziende hanno a disposizione hanno indotto la BI a fare un salto di qualità. Si parla infatti di Modern BI: un approccio che richiede sempre più rapidità e efficienza nell’analisi dei dati, con il supporto di software e piattaforme di self service BI.
I concetti che caratterizzano più specificamente la Modern BI rispetto alla Business Intelligence tradizionale sono la Data Visualization, l’interattività e la data governance.
Per le aziende che scelgono di essere data driven infatti è sempre più importante che tutti i decision makers, anche se sprovvisti di competenze “tecniche”, siano in grado di comprendere i dati per prendere decisioni e fare previsioni.
Leggi il nostro articolo:
Business Intelligence: trasforma i dati in conoscenza per far crescere l’azienda.
2. A che cosa serve la Modern Business Intelligence
Per le aziende e le organizzazioni, ricavare informazioni dai dati oggi è una capacità irrinunciabile. Le aziende con una strategia di BI solida hanno dei vantaggi competitivi significativi rispetto ai propri competitor, per diversi obiettivi:
- Riduzione delle inefficienze e degli sprechi in tutte le funzioni aziendali;
- Prevenzione e risoluzione rapida dei problemi;
- Capacità di individuare le opportunità di business;
- Abilità nel prendere decisioni basate sui dati e non su intuito, ipotesi o suggestioni.
Ma è soprattutto adottando degli strumenti di modern BI che le aziende possono arrivare a un approccio data-driven, grazie al quale:
- Tutti gli utenti che prendono decisioni hanno accesso ai dati;
- I dati condivisi sono sicuri, integri e affidabili per offrire a tutti gli stakeholders una fonte di informazioni comune e verificata;
- I processi decisionali sono collaborativi, creativi, più rapidi ed efficienti.
La Business Intelligence si adatta alle aziende di tutti i settori, dal manufacturing al marketing, dai trasporti alle organizzazioni no profit ecc.
Può essere utilizzata con successo in tutte le funzioni aziendali, sia da organizzazioni private che pubbliche di tutte le dimensioni.
Leggi il nostro articolo:
BI: cos’è e perché è fondamentale anche per le imprese italiane
3. Le fasi della Business Intelligence moderna
Come abbiamo detto all’inizio di questo testo, la Business Intelligence comprende sia i prodotti tecnologici che i processi utilizzati per trasformare i dati in conoscenza.
Le fasi della BI intelligence corrispondono a diversi step del ciclo vita dei dati:
- raccolta e archiviazione dei dati;
- analisi dei dati;
- visualizzazione dei dati;
- reportistica;
- decision – making.
Un ciclo di Business Intelligence va a buon fine quando trasforma i dati in informazioni, sulla base delle quali prendere decisioni profittevoli.
Per ottenere questo risultato è importante che i dati siano preparati, verificati e gestiti in modo sicuro per evitare furti e compromissioni.
La fase di analisi dei dati fino a pochi decenni fa era esclusivo appannaggio di statistici e data scientist. Oggi con l’avvento delle piattaforme di self service BI e della data visualisation anche i decision makers privi di skills analitiche possono interrogare i dati, ottenere risposte e prendere decisioni informate.
4. I benefici della Business Intelligence
Come anticipato, le aziende che fanno Business Intelligence hanno dei vantaggi rispetto ai competitor.
Tutte le funzioni e le unità di un’organizzazione possono trarre beneficio dall’uso della BI. Ecco un elenco esemplificativo e non esaustivo:
- HR;
- Sales;
- Ufficio acquisti;
- Linea di Produzione;
- Marketing;
- Assistenza al Cliente;
- Logistica e magazzino ecc.
La raccolta, l’analisi, la condivisione e la visualizzazione dei dati permettono di comprendere che cosa funziona e cosa no e migliorare tutti i processi aziendali.
Si possono significativamente ridurre le inefficienze e valorizzare i punti di forza, ottenendo valore attraverso il risparmio e il profitto economico, ma anche attraverso la crescita del brand.
Leggi il nostro articolo:
Business Intelligence: 5 modi in cui può cambiare la tua azienda.
5. La BI strategy
Improvvisare non è una buona idea quando si parla di BI. Meglio invece costruire una BI strategy. Si tratta di un piano dettagliato che contiene tutte le indicazioni su come vengono gestiti i processi di business intelligence, a partire dagli obiettivi SMART.
5.1 Perché pianificare una strategia
Una strategia di business intelligence consente all’azienda di seguire un filo logico in tutte le fasi di analisi, comprensione e reportistica dei dati.
Chi fa BI senza un piano a monte rischia di investire tempo ed energie senza un ritorno vantaggioso.
La strategia invece consente di porre alcuni punti saldi, per esempio lo scopo delle azioni legate alla BI e come raggiungerlo.
Inoltre, redigendo un documento che i decision makers possono condividere, si crea un piano di azione coeso e efficace anche nel lungo periodo. Ogni risorsa coinvolta sa cosa fare e come. L’improvvisazione cede il passo alla pianificazione, aumentando sensibilmente l’efficienza della BI aziendale.
5.2 Come creare una strategia di business intelligence
Per creare una strategia di business intelligence efficace, la prima cosa da fare è definire degli obiettivi SMART. Sono obiettivi sostenibili, raggiungibili e misurabili entro un certo lasso di tempo. Questi “goal” devono essere concreti. Molto importante: gli obiettivi della BI strategy devono rientrare in un quadro più ampio e sposare gli obiettivi di crescita dell’azienda.
Non solo obiettivi però: la strategia deve fornire linee guida e indicazioni pratiche alle risorse assegnate, fornendo regole comuni e precise per gestire l’intero ciclo vita dei dati. Sempre in fase di pianificazione strategica si stabilisce chi ha accesso a quali dati e se si preferisce utilizzare un approccio “democratico” di self service BI oppure affidare le informazioni a un gruppo ristretto di data scientist e statistici. Il piano inoltre deve individuare il team, i workflow ed anche le piattaforme utilizzate.
Leggi il nostro articolo:
I 7 passi per una strategia di business intelligence di successo.
6. Le piattaforme di Modern Business Intelligence
Le piattaforme di BI sono gli strumenti tecnologici che un’azienda adotta per gestire, analizzare e visualizzare i dati.
Il mercato è molto ampio e in continuo movimento.
La BI moderna predilige piattaforme efficienti e rapide, possibilmente in grado di consentire un approccio di self service analytics, con un accesso esteso ai dati da parte di tutti gli utenti potenzialmente coinvolti nei processi decisionali. Inoltre, sarebbe ideale svolgere tutte le fasi del ciclo della BI su un’unica piattaforma.
Dal lato opposto, esistono le piattaforme di enterprise BI che richiedono competenze tecniche specifiche e quindi sono adatte solo a organizzazioni dotate di team altamente qualificati. Tuttavia, sempre più spesso anche le aziende che hanno al loro interno un team di data scientist prediligono la self service analytics per virare verso un approccio data driven condiviso da tutti in azienda.
Le piattaforme di self service BI stanno implementando sempre più spesso funzionalità basate sull’intelligenza artificiale e il machine learning, per permettere un uso sempre più immediato del prodotto. I risultati sono ormai consolidati ed anche gli utenti business riescono a fare predictive analytics in autonomia, prendendo decisioni migliori con profitto.
Leggi anche: Piattaforme BI: come scegliere quella giusta per la tua azienda
6.1 Tableau per la BI
Tableau è una piattaforma di BI apprezzata in tutto il mondo. La mission dichiarata dell’azienda è: “Aiutiamo le persone a osservare e comprendere i dati”.
Infatti Tableau ha il merito di aver portato i dati anche agli utenti business implementando per primo un sistema di data visualisation intuitivo.
Negli anni, la piattaforma si è arricchita di ulteriori funzionalità che vanno tutte nella stessa direzione dell’user centricity. Recentemente l’AI e il Machine Learning hanno portato a risultati impensabili fino a poco tempo fa: per esempio interrogare i dati in linguaggio naturale o fare analisi predittiva semplicemente facendo drag and drop sulle dashboard di dati.
La Data Visualisation di Tableau è efficace perché si basa su pattern cognitivi universali che rendono i grafici subito comprensibili. Una dashboard ben costruita può essere esplorata a diversi livelli di granularità, ottenendo risposte immediate su ogni dettaglio.
6.1.1 Quali aziende usano Tableau?
Il sistema di licensing piuttosto versatile fa sì che Tableau sia utilizzato come sistema di BI sia da piccole e medie imprese che da colossi mondiali. Infatti uno degli aspetti da non sottovalutare è la possibilità di adattare licenze e deploy alle esigenze dell’azienda e alle tecnologie già in uso.
Anche per quanto concerne i settori industriali, Tableau risulta essere piuttosto versatile:
- Manifatturiera;
- Settore Pubblico;
- Sanità;
- Vendita al dettaglio, anche e-commerce;
- Trasporti e mobilità;
- Banking e finanza;
- Assicurazioni;
- Scuola;
- Non profit ecc.
7. Consulenza per la Business Intelligence
La consulenza per la Business Intelligence è un servizio che deve essere erogato da professionisti esperti con un’esperienza solida alla spalle.
Il buon consulente è quello che aiuta l’azienda o l’organizzazione a costruire una soluzione il più possibile su misura e orientata al raggiungimento degli obiettivi.
Una BI su misura è una BI che valorizza le dimensioni dell’azienda, la capacità di investire, le skills interne, le infrastrutture e le tecnologie già in uso ecc.
Quali sono gli aspetti in cui le aziende possono avere bisogno di una consulenza per la Business Intelligence?
7.1 La scelta della piattaforma
Per le aziende è importante scegliere una piattaforma che non rallenti il lavoro e che non annulli gli investimenti già sostenuti in tecnologie, infrastrutture server o cloud. In questo ambito può essere utile anche una consulenza dedicata al sistema di licenze, come abbiamo visto nel caso di Tableau. A seconda delle skills interne e della quantità di utenti è possibile fare acquisti ponderati per ottenere il massimo rendimento dall’investimento in BI.
Leggi: La consulenza di Ecoh Media dedicata a Tableau
7.2 La gestione dei dati per tutto il ciclo di vita
Le organizzazioni che decidono di sfruttare la BI devono avere un sistema di Data Management coerente e ben definito per avere sempre dati sicuri e integri da condividere. Una consulenza utile, in questo senso, aiuta l’azienda a progettare la migliore Architettura e a gestire tutto il ciclo vita dei dati, dalla raccolta, allo storage, alla preparazione, all’analisi e reportistica;
7.3 L’adozione delle tecnologie più adeguate
Alle piattaforme di modern BI vanno associate altre tecnologie come Database, data warehouse, server fisici o cloud ecc. Anche in questo caso le imprese possono avere bisogno di essere affiancate da professionisti esperti, per ottimizzare ROI e performance;
7.4 Formazione del personale
Abbiamo detto che la self service BI porta i dati anche nelle mani degli utenti non tecnici, a patto che sappiano utilizzare efficacemente le piattaforme. Per quanto intuitiva, anche una piattaforma come Tableau si utilizza meglio e con più vantaggi se si sa come fare.
I team aziendali devono essere seguiti con corsi di formazione specifici sulla BI, sulla gestione dei dati o sulla piattaforma. Anche in questo contesto la scelta più logica potrebbe essere quella di ricorrere ad un servizio di consulenza specifico per la Business Intelligence.
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